IMPARARE A SCRIVERE E IMPARARE A PARLARE: DUE ATTIVITÀ MOLTO DIFFERENTI
Il bambino inizia a parlare in modo inconsapevole. Il linguaggio si sviluppa in modo spontaneo e il soggetto arriva a formulare le prime parole fino a raggiungere un linguaggio più o meno completo.
L’apprendimento della scrittura, a differenza del linguaggio, è un’attività volontaria che non nasce spontaneamente. Per giungere alla formulazione del gesto grafico, il bambino deve possedere determinati requisiti ed essere accompagnato nel suo percorso in modo adeguato.
IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA
Scrivere significa seguire delle regole sulla base di un codice che è il codice di riferimento del nostro contesto culturale.
Il bambino, ancora prima di apprendere a scrivere, ha già un’idea della scrittura. Per imitare la scrittura dei grandi, attraverso segni e scarabocchi, associa parole lunghe a oggetti grandi e parole corte a oggetti piccoli.
Crescendo il bambino comprende che esiste una correlazione tra l’aspetto fonologico e l’aspetto grafico e comincia ad attribuire un determinato fonema ad un determinato grafema. Avviene così una prima transcodifica da suoni a simboli.
La scrittura, tuttavia, non è una semplice transcodifica di suoni in simboli. Come abbiamo già avuto modo di spiegare negli articoli precedenti, infatti si tratta di un’attività complessa, che coinvolge tutto il corpo: la motricità globale, la motricità fine della mano e tutti i sensi.
Nello specifico:
- L’udito: è indispensabile riconoscere quale delle 21 lettere corrisponde al suono che io sento.
- La vista: devo riconoscere quale lettera ha la forma che corrisponde al grafema che traduce un determinato fonema.
- Il tatto: devo avere una rappresentazione mentale dei movimenti da compiere per produrre il grafema.
- La propriocezione o cinestesia: devo saper coordinare i movimenti per formare una determinata lettera.
Questo comporta non solo avere una memoria visiva, ma anche una memoria tattile e/o motoria. Il bambino deve automatizzare un movimento per poterlo poi eseguire in modo efficace.
Occorre, inoltre, collegare i movimenti dell’occhio e della mano. In questo modo sarà possibile organizzare le lettere in una sequenza spazio-temporale che chiama in causa un numero elevato di elementi percettivi e motori.

IMPARARE A SCRIVERE: I PREREQUISITI INDISPENSABILI
Per imparare a scrivere il bambino deve possedere determinate competenze. In caso contrario, durante il suo percorso, incontrerà delle difficoltà più o meno rilevanti.
La scrittura è il prodotto di numerosi fattori che interagiscono tra loro in modo sinergico. Il malfunzionamento di uno solo di essi causa inevitabilmente un’anomalia più o meno marcata.
I prerequisiti indispensabili per il primo approccio alla scrittura sono numerosi. Tra questi troviamo uno sviluppo adeguato di:
- Sistema nervoso
- Capacità cognitive
- Percezione uditiva
- Percezione visiva
- Percezione tattile e cinestetica
- Organizzazione e integrazione spaziale e temporale
- Conoscenza e rappresentazione dello schema corporeo
- Motricità globale e fine
- Lateralità
- Coscienza fonologica
- Capacità di astrazione
- Attenzione e concentrazione
- Memoria
- Motivazione a comunicare
- Maturazione affettiva
Il percorso formativo Scriveròben è stato progettato per fornire risposte concrete alle necessità formative di bambini e ragazzi alle prese con i rispettivi processi di apprendimento o ri-apprendimento del gesto grafico.